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Giuseppe Manno magistrato, storico, letterato tra Piemonte della Restaurazione e Italia liberale, 2009

Antonello Mattone

Giuseppe Manno magistrato, storico, letterato tra Piemonte della Restaurazione e Italia liberale, 2009

Giuseppe Manno (1786-1868) è stato un personaggio di rilievo nelle vicende sardo- piemontesi dalla Restaurazione all’Unità d’Italia. Magistrato, giurista, storico, letterato, presidente del Senato del Regno dopo la promulgazione dello Statuto albertino dal 1849 al 1855, ha svolto un ruolo importante nella legislazione e nella politica di riforma verso la Sardegna: dalle norme relative al diritto di proprietà «perfetta» delle terre alla compilazione delle Leggi feliciane (1827), all’abolizione degli ordinamenti feudali. Autore di varie opere fra cui si distinguono quelle di carattere storico, la Storia di Sardegna (1825-27), la Storia moderna della Sardegna (1842) e quelle di carattere letterario che hanno avuto un notevole successo editoriale, De’ vizi de’ letterati (1828), Della fortuna delle parole (1831), Della fortuna delle frasi (1866). Esponente di quel ceto di sudditi sabaudi fedeli allo Stato e alla monarchia, Manno, alto funzionario del governo subalpino ai tempi di Carlo Felice e di Carlo Alberto, ha percorso una brillante carriera giudiziaria nel Supremo Consiglio di Sardegna, nel Senato di Nizza e in quello del Piemonte. L’autore di questo libro ricostruisce dettagliatamente la sua biografia attraverso un’ampia e inedita documentazione archivistica e le carte personali di Manno.

L'Autore

Antonello Mattone, professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche e direttore del Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari, fa parte della direzione della «Rivista storica italiana», degli «Annali di storia delle università italiane» e dei «Quaderni di storia dell’Università di Padova».

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